Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
78 | Delle Croniche di Trento |
[Bartolomeo Vesc. 81.] Mantoano il Sacro Collegio di Trento fece eletione d’un altro Pastore, concorsero tutti in Bartolomeo Quirino Nobile Veneto. Vogliono altri che Quirino fosse antecessore di Filippo Mantovano. Non furono gran cose di questo Vescovo lasciate in scritto, ciò habbiam di certo haver egli havuti grandi, & longhi contrasti con Menihardo Conte del Tirolo, qual di nuovo instando cosi, & premendo il Vescovo, fulminato con saete spirituali poco dopoi morse, & doppò haver concssi molti Feudi anch’esso, doppò haver governato la Chiesa Trentina 11. anni diede l’ultimo spirito.
[Henrico 3. Vesc. 82.] Hora ci convien far qualche memoria d’Henrico terzo de Motis (cosi lo cognominano gli Alemani) qual sorrogato à Bartolameo Quirino, l’istessa Religione, & pietà rende à chi legge commendabile. Fù Henrico suggetto di mirabile ingegno, Luzembugese di natione, Cancelliere d’Henrico settimo Imperatore, qual vocabolo di già è stato ammesso nel tavoliere della latinità, dicono, che nelle sottoscritioni delle lettere, l’Imperatore usasse chiamarlo fratello; Acquistò il Vescovato per il favore, & raccomandationi dell’Imperatore; qual all’hora contendendo il Romano ingresso contro il decoro, & ragioni dell’Imperio, fù coronato. Indi ammassate nove genti, andando alla volta di Ruperto Re della Puglia, s’infermò nel viaggio, & l’anno seguente essendo Sommo Pontefice Clemente quinto se ne morì.
[Henrico Re di Boemia.] Non mancano, chi asseriscono essergli dato il veleno da Fiorentini (assediando esso in quel tempo la loro Città) nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia per arte, & industria d’un Claustrale de Predicatori. Henrico Re di Boemia, figlio di Meniandro come quello che era Duca della Carintia, & Conte del Tirolo, s’aggiustò con il Prencipe, & Vescovo di Trento. Restituiti con real liberalità la Valle di Fieme, prima datta in pegno à suo Padre, & con non minor magnanimità condonò tutti gli danari, & debiti che se gli dovevano dal Vescovato. Fù prima Henrico Vescovo di Trento (come vogliono li annali) Abbate Cisterciense del Monasterio VVilharicense Wilharicense Wilharicense , della Diocese di Treveri, qual doppo haver vissuto nel Vescovato 26. anni se ne passò à meglior vita, & fù sepolto sotto la piegatura del volto, alla parte destra dell’Altare maggiore nell’ascendere.
[Nicolò Ves. 83.] Successe à questo, Nicolò Bruna Moravo di Natione, Secretario di Carlo Imperatore quarto di questo nome. Non solamente à nostri tempi gli Scrivani, è Secretarij godono posto honorevole