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legale manifestazione delle ragioni vescovili intorno al ripatico dell’Adige, ossia tassa della terza parte dei lucri ritratti dalle zattere e dalle barche che discendevano pel detto fiume. Cotesto diritto soleva locarsi per lire veronesi 18001. In questo medesimo anno 1216 il nostro vescovo diede licenza a Rodolfo Scancio, figlio di Federico dalla Corte, di fabbricare in qualunque luogo dei suoi allodiali, esistenti nel distretto di Segonzano, un castello con una casa fortificata o da battaglia (de municione sive de batalla) investendone il proprietario a titolo di feudo oblato, coll’inibizione di darvi ricovero a ladri, a falsarii, a banditi2.
Ad Ulrico ed Enrico di Bolgiano il vescovo nostro concedette nei primi mesi di quest’anno il monte appellato di Costa Cartura, da Folgaria fino a Centa, affinchè vi fondassero venti e più masi o corti, e vi conducessero dei buoni lavoratori, fra i quali si dividesse il terreno da dissodare e di cui questi dovessero pagare al vescovo un affitto proporzionale. A compenso di tale servizio, il vescovo infeudava i fratelli Enrico ed Ulrico di due dei predetti masi3.
Enrichetto, figlio di Carboncino di Ala, richiesto dal nostro vescovo, dichiara di non avere intenzione di abbandonare il distretto di Ala per domiciliarsi fuori del Vescovato, ammenochè non fosse costretto a tal passo da aggravi o vessazioni insopportabili da parte