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ed i malfattori 1. Nello stesso anno ottenne il nostro vescovo dal decano Turcone, di unanime consenso dei Canonici, la cessione della chiesa di S. Martino, nel sobborgo di Trento, chiamata dell’Eremitagio, che era di ragione capitolare 2.

Nel 1198 spedì a Briano di Castelbarco la investitura feudale dei castelli di Barco e di Pratalia, con certe leggi e pene; la quale estese anco alle femmine, con che però non si potessero maritare fuori del Vescovato, nella Lombardia ο nella Marca 3(3). Nello stesso anno Odorico d’Arco prestò il giuramento di fedeltà sopra il vangelo al vescovo Corrado contro chiunque, salva la fedeltà dovuta all’Impero 4. Ai 29 novembre dello stesso anno, Anselmo di Livo vendette al vescovo Corrado per trenta libbre di moneta veronese tutte le sue ragioni sul fitto di varie case nell’Anaunia 5.

Nell’anno 1200, essendo insorti contro il vescovo i cittadini di Trento, questi chiese ajuto al conte Odorico d’Arco, che, accorso subito in sua difesa, potè estinguere nel suo nascere la sommossa. Laonde il vescovo, per gratitudine, oltre alla generale investitura dei feudi appartenenti a casa d’Arco, rinnovata al sud-

  1. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 189. Bonelli, Monum. Eccl. Trid., pag. 40.
  2. Cod. Wangh., pag. 134. Bonelli, ibidem, pag. 41.
  3. Cod. Wangh., pag. 135. Bonelli, Not. istor. crit., T. II, pag. 506.
  4. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 192.
  5. Cod. Wangh., pag. 139.