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fiorini tremila, da essere impiegati ad estinzione dei debiti della Mensa vescovile 1.
Nell’anno susseguente 1196, il mentovato vescovo, dopo matura discussione col Consiglio dei Sapienti, promulgò una sentenza a favore del Capitolo nella questione mossa dai Sindaci del Comune di Pergine contro Ottone di Telve, vassallo capitolare, aggiudicando con essa al Capitolo la proprietà del monte di Montagnaga, e al detto Ottone l’utile dominio dei boschi in esso monte esistenti. L’uso dei prati, a riserva dei già divisi fra loro, doveva esser comune alle parti litiganti 2. Nel 1196, regnante il vescovo nostro, fu deciso, in presenza di parecchi giurisperiti, che il castello di Arco apparteneva alla comunità di tal nome, siccome allodio, e che a Federico, figlio di Alberto d’Arco, non ispettasse che l’onore e la giurisdizione, come gli aveano posseduti i suoi maggiori 3.
Nel 1197 il vescovo Corrado si recò a Rovereto, ove, consacrata la chiesa di S. Ilario, detta di Stropparolo, concesse indulgenza a quelli che intervennero alla funzione; avendo pubblicata, affinchè questa potesse aver luogo con sicurezza e con molta affluenza di popolo, una ferma tregua così per le persone che per le robbe loro, sottoponendo alla scomunica ognuno che avesse osato oltraggiare gli ospiti, tanto nella venuta, quanto nel ritorno, esclusi da tal beneficio i banditi
- ↑ Arch. Capitolare. Miscell. Alberti, Τ. III, fol. 78.
- ↑ Miscell. Alberti, Τ. V, fol. 53.
- ↑ Cod. Wangh., pag. 131.