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Francesco di Castellalto, e il dottore Andrea di Reggio, in presenza di Giorgio di Firmian, dinasta di Mezzacorona e dei deputati dei due comuni, segnarono l’alveo o corso al suddetto fiume e stabilirono il modo col quale ambedue le parti contendenti avessero a costruire gli argini per loro difesa.

Nel 1528, con bolla dei 20 marzo, data da Civitavecchia, il pontefice Clemente VII nominò suo legato alla Dieta di Ratisbona il vescovo nostro, raccomandandogli di difendere la Chiesa cattolica contro l’eresia di Lutero. Lo stesso mandato aveva avuto Bernardo da papa Adriano VI nel 1522. Nel luglio di quest’anno 1528, il vescovo nostro concesse il privilegio di nobiltà e d’esenzione a Simone, Antonio, Odorico e Bartolomeo dei Guarienti di Rallo, per avere perseverato nella fedeltà durante la guerra rustica. Nel novembre di quest’anno, con diploma dato da Toledo, l’imperator Carlo V elesse il vescovo nostro alla dignità di gran cancelliere del re Ferdinando, suo fratello. In quest’anno fu pubblicato per le stampe lo Statuto di Trento riformato e approvato dal vescovo 1.

Nel 1529, Bernardo Clesio intervenne col re Ferdinando alla Dieta di Spira, convocata specialmente per avere ajuti di gente e di denari contro il Turco, che si avvanzava dall’Ungheria. Terminata conforme al

  1. Statutum Trident. Tridenti, Fracassinus, 1528, in folio.
    Di esso fu pubblicata una recente edizione, corretta sui codici manoscritti, con illustrazioni istorico-legali; nella Biblioteca Trentina redatta da T. Gar. Dispensa III-VI. Trento, Munauni, 1858, in 8.°