castello di S. Michele di Ossana; confermò il privilegio di gentilità e d’esenzione dagli oneri pubblici ad Antonio dei Sandri, notaro di Nano, che gli fu fedele nei passati tumulti dei rustici; lo stesso privilegio e per lo stesso motivo concesse ad Antonio Gatta, notaro di Corredo. Li 25 ottobre investì Nicolò di Morenberg, massaro delle valli di Annone e di Sole, dei feudi già appartenuti ad Antonio di Corredo, cioè di certe decime e masi, e delle Regole delle ville di Fondo, di Sejo, di Sarnonico, di Romeno e di Cavareno; concesse ad Antonio Ziller, notaro di Sejo, il privilegio di gentilità, in grazia dei suoi fedeli servigi nel reprimere i tumulti dei villani; investì, per gli stessi meriti, Riccardino di Taone, abitante di Denno, del mercato solito farsi in Denno sulla piazza innanzi la chiesa e sulla piazzetta innanzi la cappella di S. Agnese, nel giorno dedicato alla detta santa; accordò, per lo stesso motivo, il privilegio di nobiltà rurale a Vettore Bandinelli di Sfruzio, e a Stefano Bertoldi, notaro di Casezzo, e ad Ettore, Baldassare e Melchiore Visintainer di Malè. Li 12 novembre di quest’anno, con diploma dato dal suo castello del Buon Consiglio, il vescovo nostro erigeva a borgo la villa di Vezzano, in benemerenza della fedeltà dimostratagli durante la ribellione dei rustici 1. In quest’anno fu composta la lunga lite fra i comuni di Mezzolombardo e di Mezzotedesco intorno ai diritti e ai doveri di riparare alle inondazioni del fiume Noce. Eletti commissarii vescovili a quest’uopo il capitano
- ↑ Bonelli, Monum. Eccl. Trid., pag. 179-181.