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pontefice, e ne confermò gli atti colla propria sottoscrizione1.

Subito dopo il suo ritorno, negli ultimi giorni di dicembre dello stesso anno si trasferì in Sonnenburgo, ove il 1.° gennajo del 1180 da Berta abadessa di quel monastero, dalle religiose e loro ministeriali rilevò Salomone i diritti dei vescovi di Trento, sovr’esso; che sono quei dessi che registreremo nella vita del vescovo Corrado2.

Quest’anno 1180 è assai rimarchevole per la storia del nostro paese, perchè in esso ebbe origine e titolo da un castelletto sopra Merano la dinastia dei Conti del Tirolo. Di ciò abbiamo creduto di dover fare un cenno per la intima connessione che passa pur troppo tra il Principato di Trento e la Contea del Tirolo, a danni continui di quello, e a sempre maggiore incremento di questa; sicchè oggidì colle nostre spoglie è divenuta una vasta provincia.

Ai 31 di maggio 1181, sotto il castello Formicario presso Bolgiano, ebbe luogo la solenne cessione fatta al nostro vescovo e ai suoi successori dai conti Enrico e Federico di Eppan, del castello di Greifenstein, della corte di Vadena, del campo di Egna, ove si acconciavano le zattere, delle corti di Termeno, di Magrè, di Mezzotedesco, della miniera d’oro di Tassullo, e

  1. Labbè, Τ. XIII, pag. 413 dell’ediz. veneta. Gentilotti, nelle note all’Ughelli, e Cronaca pubblicata dal monaco Fortunato Olmo. Doncherius, Τ. XII, pag. 645.
  2. Docum. aut. nell’Archivio vescovile.