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giurisdizioni capitolari (Sovero e Sevegnano) anche Villa Montagna ottenne in quest’anno i proprii statuti, ad istanza e consenso del vicario capitolare Michele Briosio di Mantova1. A contemplazione del cardinale Adriano da Corneto, riparatosi nelle nostre contrade, la chiesa parochiale di Tione ottenne in quest’anno un diploma di molte indulgenze, sottoscritto da venti cardinali2.

Nel 1513 il vescovo Giorgio agli uomini di Vigolo Vattaro, ai quali in un incendio erano andate smarrite le carte che provavano in loro favore l’utile dominio del bosco di Via Planca ο della Valle degli Spini, concesse la locazione enfiteutica di esso, coll’annuo obbligo di contribuire alla sua Camera staja due e mezzo di segala, due e mezzo di fava, due e mezzo di panico, quindici carra di legna, e di tagliare il fieno nel prato di Lidorno3. In quest’anno i conti d’Arco, per l’addietro riputati naturalmente italiani, ottennero dall’imperatore Massimiliano un indulto, in vigore del quale si comanda, che in tutti i Capitoli e Chiese, ove sono leggi ο statuti che escludono gli italiani, ad essi conti non sia fatto alcun pregiudizio, ma vengano ovunque riputati come tedeschi, e godano le stesse prerogative, di cui godono i conti dell’Impero e i sudditi del medesimo4.


  1. Miscellanea Alberti, T. V, fol. 185.
  2. Bonelli, Notiz. istor. crit., T. III, P. I, pag. 291.
  3. Miscellanea Alberti, T. V, fol. 161.
  4. Miscellanea Alberti, T. VI, fol. 121.