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nella causa della decima del maso alla Nogara nelle pertinenze di Barbaniga, pieve di Civezzano, a favore di Arimo di Bregnano, cittadino di Trento, investito di essa a titolo feudale, contro Simone di Canzolino, che n’era possessore1. Evvi del luglio di quest’anno una bolla sottoscritta da varii cardinali, che concede cento giorni d’indulgenza a coloro che visitassero la diroccata cappella di S. Valentino presso Vezzano, e contribuissero con qualche elemosina alla ristaurazione di essa2.

Ritornato dalla sua missione nel 1497, il vescovo Udalrico fece pubblicare il solito proclama intorno alla rinnovazione delle investiture feudali ed all’ottenimento della conferma degli statuti e privilegi, sotto le pene legali. In sequela ed esecuzione di tale editto, moltissime furono le rinnovazioni e conferme; delle quali addurremo soltanto la conferma generale dei privilegi alla valle di Fiemme; l’investitura di certo monte denominato Sguardaguai, spedita agli uomini di Predazzo nella valle predetta; l’approvazione generale dei privilegi alla comunità di Tenno; la conferma dell’antico privilegio alle comunità delle Giudicarie entro il Durone; la rinnovazione dei privilegi concessi alla comunità di Storo, colla conferma di alcuni recenti statuti, e di altri, coi quali venivano vietate le vendile dei beni immobili; la rinnovazione dell’investitura feudale all’abbadessa e al convento di S. Chiara in Merano, delle

  1. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 160.
  2. Bonelli, Notiz. istor. crit., Τ. III, pag. 280.