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Formiano, assieme al telonio e d’un maso, a Jacopo Merden de Andria; del comune di Mezza Corona, dalla chiesa di S. Cristoforo fino all’Adige, e dal torrente Noce verso Mezzo fino alla sommità del monte, con tutta la pianura dall’Adige in su e dalla chiusa di Mezzo in giù, ad Ulrico Hinder, sindaco e procuratore degli uomini di Mezza Corona, col patto che quelli non vi possano edificare nè in piano nè in monte alcun castello ο fortezza, nè alienarvi alcun podere, sotto pena di nullità e di 200 lire veronesi; eccettuati i nobili di Mezzo (tedesco) i quali possano vendere fra sè i propri diritti, ma non a persona d’altro luogo; di un privilegio concesso al comune di Königsberg da Nicolò vescovo di Trento nel 1347, in forza del quale le sentenze civili e criminali, da pronunciarsi dal vicario vescovile, dovessero esser fatte col consiglio di dodici buoni uomini a ciò specialmente eletti; e in caso di appellazione, la causa si commettesse a due uomini onesti e degni di fede di quella Comunità; dei feudi ceduti da Jacopo Polter in grazia di sua figlia Agnese, al nobile Francesco di Firmian, marito di essa; di tre parti di Castel Coredo con una stalla annessa, presso la cappella di S. Silvestro, e del dosso di Castel di Termeno, e di un maso e di alcune decime ivi, a Michele di Simeone da Coredo; del dosso di Nano, di quello del Castelliere e della decima di Nano, al nobile Ildebrando di Nano, per sè e pei fratelli Nicolò, Federico e Giovanni; della decima in tutta la villa del Campo di Enno, ora Denno, al nobile Sigismondo di Sporo; della decima di tutte le cose nascenti nelle per-