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della villa di Fai, della decima del Ponte alla Nave, e della stessa Nave, dei laghi e della decima di Zambana, dei beni già spettanti a Gralando di Salerno, cioè della decima di Mezzolombardo, e del monte ο colle di Mezzo, ο della giurisdizione di Pissavacca in Fajo, ai nobili Giovanni e Giorgio di Sporo; di un casale sul dosso di Castell’Enno e di alcune decime a Marino di Maestro Bartolomeo di Enno; d’una parte di Castel Campo e del dosso di Merlino e pieve di Bono, e del Castello Toblino, e d’una decima nella pieve di Bono e di certi vassalli, a Sveicherio di Mezza Corona e a sua moglie Margherita e a suo figlio Vigilio; del dosso posto sopra la villa di Mezzana al Castellazzo, di certe decime nelle ville di Mezzana e di Ronzo, della sesta parte della Regolaneria della pieve di Clesio, e di alcune decime in Cusiano, in Clesio e in S. Sisinio, a Giovanni Cleser di Cassino; della quinta parie delle decime in Sporo maggiore, a Cristoforo di Leonardo di Sporo; del castello di Liechtenstein e d’una decima in Val di Fiemme e d’altri feudi, al nobile Guglielmo Liechtenstein di Cornedo; di alcune decime in Clozio, in Revò, in Cavizzana, in Presono ed in Cisio, al nobile Nicolò de Arsio; delle case e casali situati in Castel Clesio, ο di due orti e d’una fratta sotto il castello, presso la casa di ser Jacopo di S. Ippolito, (beni feudali comprati da Giovanni di Castel Clesio pel prezzo di 360 ducati d’oro) a Ildebrando di Adelpreto di Castel Clesio; delle regalie e dei beni feudali spettanti al monastero di Sonnenburgo, a Madonna Orsola abbadessa di quello; del ponte al