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otto giorni dopo la festa dell’Assunzione, celebrare un anniversario con messa ed esequie solenni, ed altre messe la mattina seguente per il suddetto duca, i suoi antenati e gli eredi e successori; come non meno ciascuno di essi separatamente sia tenuto di fare un altro anniversario nella propria chiesa con tutta pompa, l’ottavo giorno dopo la Purificazione di Maria Vergine; con obbligo d’intervenire personalmente ad entrambi gli ufficii sacri, sotto la pena ai negligenti di lire dieci di marca meranese, da essere applicati ad usi pii. Non ostante però che la detta convenzione fosse stabilita con tante cautele, abolito l’abuso a gloria di Dio e vantaggio della Chiesa, presentemente non si celebrano più gli anniversarii suddetti1.

Nel 1388, il vescovo Alberto, col consenso del suo Capitolo, ricuperò il castello di Stenico dalle mani di sua cugina Agnese contessa di Königsberg, cognominata Anglia de Rottenburg, con obbligo e promessa di pagarle lire 875 di marca buona di Merano in tre rate, dandole in sicurtà Federico di Greifenstein ed alcuni altri signori di rango; con patto espresso, che, non sodisfacendo il vescovo ai tempi accordati, cadauno dei mallevadori sia tenuto a portarsi verso Merano in una pubblica osteria, secondo il costume, con due cavalli ed un fante, ove dovranno rimanere ai servigi della contessa un intiero mese e più oltre, finchè essa sarà pienamente contentata2. Nel mese di novembre

  1. Miscellanea Alberti, Τ. IV, fol. 218-219.
  2. Miscell. Alberti, Τ. V, fol. 113.