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vescovo Enrico ne investiva Luigi Gonzaga, signore di Mantova. Il diploma relativo è inserito nella conferma di tale investitura fatta dai vescovo Nicolò di Bruna (Brünn) l’anno 13381.
L’anno 1329, papa Giovanni XXII diresse una lettera al vescovo nostro, colla quale lo prega ad indurre il Capitolo della cattedrale di Trento e i parocchiani di S. Maria nella detta città a cedere quella chiesa, colle case, officine ed edifizii annessi, all’abbate e al convento dei Predicatori e Domenicani di S. Lorenzo2. Nell’ottobre dello stess’anno, parecchi vescovi ed arcivescovi, che stavano in Avignone presso il suddetto pontefice, concedettero lettere d’indulgenza a tutti i fedeli, che avessero beneficato la chiesa prepositurale di Augia; colla condizione però che il vescovo diocesano vi acconsentisse3. Diffatti, l’anno seguente, il nostro vescovo confermava ai monasteri di Augia e di Senale le indulgenze e grazie per l’addietro loro accordate, e ve n’aggiungeva di nuove4.
Nel 1331, i frati di S. Tommaso presso Romeno ricorsero al nostro vescovo, ond’essere sollevati dai carichi che loro volevano imporre gli uomini di Ambulo. Ed il vescovo spedì un decreto al sindaco e alla comunità di quel luogo, col quale vietava di sottoporre a dazii e collette il priore e i frati dell’Ospizio suddetto5.