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zapietra, Alberto dei Gentili, Orfanino di Arco, Nicolò Sacchetti ed altri ribelli occuparono a mano armata il castello di Stenico e ne fecero prigionieri il capitano e i suoi stipendiarii; ma qualche mese dopo furono costretti dal numero a ritirarsi1.
Ai 28 d’aprile 1310 fu cominciato a riedificare la chiesa di S. Apollinare fuori di Trento. Ciò si deduce da un documento di compromesso in una lite vertente tra un Enrico Bonomi di Clozo, frate di S. Tommaso nell’Anaunia, e l’abbate del monastero di S. Lorenzo presso Trento; in forza del quale il primo obbligavasi di sborsare venti lire veronesi per la costruzione della suddetta chiesa di S. Apollinare2.
Li 26 gennajo 1320 Enrico re di Boemia, duca di Carintia e conte del Tirolo, avvocato della Chiesa di Trento, assieme ad Adelaide sua moglie, condonò ad Aldrighetto, figlio di Federico di Castelbarco e ai suoi nipoti gli eccessi già commessi da Guglielmo loro zio; colla condizione però, che i Castrobarcensi vivano in concordia col vescovo di Trento e da lui ricevano le investiture dei loro feudi, che per lo innanzi ricusavano di domandare. Nel tempo stesso consentiva che il memorato Aldrighetto continui a coprire l’ufficio di capitano della Valle Lagarina, sua vita durante3. Li 11 di febbrajo dell’anno medesimo, il vescovo Enrico confermò al monastero di S. Michele presso la città