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Nell’anno 1022 dalla incarnazione di Cristo entrò al possesso della sua Chiesa Udalrico II, che fu il sessantesimo vescovo e il primo principe temporale di Trento.
La prima sua cura fu quella di restaurare e ridurre a forma migliore la Cattedrale, fabbricando in essa con sommo dispendio una gran mole di pietra viva con iscale di marmo ai lati, maestrevolmente disposte, a volta sostenuta da diciotto colonne, in onore di Santa Massenza, che in seguito fu denominata la cripta, sopra la quale collocò l’altar maggiore, e dietro di questo il coro destinato all’ufficiatura. Questa cripta di S. Massenza fu poi demolita verso il 1740, sotto la reggenza del Vescovo Principe Domenico Antonio dei Conti di Thun, per dar luogo al magnifico altare costruito a spese del pubblico in adempimento del voto fatto dalla città per la liberazione dall’assedio delle armi francesi in principio di questo secolo.
Nel divisato anno 1022 Udalrico fu presente al placito di Enrico I imperatore, tenuto nel territorio beneventano, con cui fu obbligato il Conte Attone a re-