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tanti1. Nell’anno medesimo, da commissari dei vescovi di Trento e di Bressanone furono piantati i termini dividenti la diocesi d’ambi quei principi, ed altri fra il Comune della Valle di Fiemme, territorio trentino, e il Comune di Sorana della Valle di Fassa, territorio bressanonese2. In fine poi di novembre dello stess’anno, essendo stata redenta la gastaldia di Fiemme dalle mani di Gralanto di Salorno, cui l’avea oppignorata nel 1269 il vescovo Egnone per 1500 lire, il vescovo nostro la commise ad Odorico di Bolgiano, con autorità di esercitarvi in suo nome giurisdizione, comandando allo scario di quella valle di prestargli la ubbidienza dovuta a un gastaldo vescovile3. Agli 11 dicembre 1281, la maggior parte degli uomini del monte di Ritten prestarono giuramento ad Ulrico di Bolgiano, sindaco del vescovo nostro, siccome appartenenti alla Casa di Dio e di S. Vigilio4.

Nel 1282 il vescovo Enrico governava immediatamente e senza intervento del ministro cesareo, anche nel temporale, il suo vescovato; e ciò si ricava da un documento autentico in cui si fa cenno di un tale Massimiliano, che il vescovo teneva nella città di Trento in qualità di suo vicario, giudice ordinario, ossia podestà5. Ai 12 di febbrajo di quest’anno, molti degli

  1. Codice Wanghiano, pag. 417.
  2. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 153.
  3. Miscellanea Alberti, ivi.
  4. Miscell. Alberti, T. VI, fol. 169.
  5. Innoc. a Prato, Lib. VIII, fol. 144. Miscell. Alberti, Τ. V, fol. 195.