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minati1. Nel medesimo anno il vescovo Egnone conferì in feudo una casa in Bolgiano nella contrada detta del Cormarch (Kornmarkt?) allo scrivano del conte del Tirolo Mainardo II2. Nel dicembre del 1271, il vescovo nostro, in suffragio dell’anima sua e dei vescovi suoi antecessori e successori, donava irrevocabilmente a frate Lombardo, ricevente in nome proprio e de’ suoi confratelli dell’ospitale di S. Maria di Campiglio, la chiesa di S. Biagio, situata nelle pertinenze di Malè nella valle di Sole, coi beni annessi ed altre prerogative3.
Frattanto il conte Mainardo, sollecito di dilatare in tutte le maniere il suo dominio, non cessava di vessare le due Chiese di Trento e di Bressanone. Circa la seconda n’è testimonio il documento di tregua di cinque anni, pubblicata tra il vescovo Brunone e Mainardo4; e relativamente a Trento, due investiture; l’una del castello di Mezzotedesco e sue pertinenze5; l’altra, del Dosso di S, Lucia nella valle di Annone presso la rocca di Fondo, con facoltà di fabbricarvi una corte e case a piacere6. Ai 22 di novembre del 1271, il vescovo Egnone infeudava d’un bosco da dissodare nelle pertinenze di Lana e Tisino un Tristanino, figlio di Tristano di Lana7.