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di Rubenigo, dalle mani dei figli di Dieto di Firmiano, collo sborso di lire 200 ad essi dovute, e con patto, a favore di Ernesto, di godere, per lo spazio di tre anni, i frutti del maso suddetto1.

Da un codice d’istrumenti notarili ricavasi, che in quest’anno 1237 era stato messo in Trento dall’Imperatore, come podestà, uno Svichero di Montalbano, e in Bolgiano, come giudice, un Gotescalco di Vinecco2. Nello stesso anno fu fatta al vescovo nostro una cessione di certa pezza di terra con edificii, a favore di Gualtiero macellajo, che colle solite forme ne fu investito3.

Nel febbrajo del 1238, il Capitolo di Trento ottenne da Alberto Nozandi di Pontremoli, giudice e vicario di Lazzaro di Lucca, legato imperiale residente in Trento, una sentenza favorevole contro gli uomini di Villamontagna, che pretendevano di essere uomini liberi e non servi capitolari4. Nell’agosto dello stess’anno, il vescovo Aldrighetto investì gratuitamente della giudicatura di Bolgiano, e per un anno o più, secondo che a lui piacesse, Corrado di Greifenstein ed Ulrico di Haselberg; all’ultimo dei quali, pochi giorni dopo, conferì pure la gastaldia di Ritten5. Da un atto di assegnazione di termine alle parti litiganti di comparire in Bolgiano, ricavasi, che ivi risiedeva, qual

  1. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 159.
  2. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 176.
  3. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 223.
  4. Miscell. Alberti, Τ. V, fol. 188.
  5. Codice Wanghiano, pag. 369.