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al campo S. Nazareno di Riva1; una feudale a Corrado Coso, della metà dei frutti d’un maso vescovile in Termeno2; una rinnovazione d’investitura feudale della quarta parte della decima della pesca e dell’olio ai procuratori della borgata di Riva3.

Nel passaggio per Trento di Rodolfo vescovo di Coira, che serviva l’Imperatore nella sua spedizione in Italia, l’anno 1226, fu terminata, alla presenza del nostro vescovo, la differenza che vertiva fra quello di Coira e il Capitolo di Trento circa il diritto di patronato sulle due chiese di S. Giovanni di Tirolo e di S. Martino di Passiria. Convennero di esercitare questo diritto alternamente; ma, venendo il turno ai canonici di Trento di presentare il curato a quelle due chiese, il vescovo di Coira fosse tenuto di accettare e confermare il proposto dal Capitolo. Tale convenzione fu poscia approvata da papa Gregorio IX, l’anno 1230, e nel 1262 da Urbano IV, intervenendo qual testimonio il Conte del Tirolo4.

Del medesimo anno si leggono due locazioni perpetue del vescovo nostro, una in Bolgiano ad Ildebrando di Lugagnano, di certa casa in detto borgo5; l’altra in Termeno ad Enrico di detto luogo, d’una pezza di terra in quelle pertinenze6. Mosso da urgenti neces-

  1. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 163.
  2. Miscell. Alberti, ivi, fol. 149.
  3. Miscell. Alberti, ivi, fol. 163.
  4. Miscellanea Alberti, Τ. V, fol. 135.
  5. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 145.
  6. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 147.