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dee credere ad una moneta di lui rapportata dall’Angelloni2222, egli fu due volte console. Potrebbe essere che in uno degli anni addietro fosse stato console sostituito, e che dopo la morte di Volusiano Augusto, console nell’anno presente, avesse preso il consolato. Ma nulla di ciò apparendo in tante altre medaglie che restano di esso Emiliano2223, si può dubitar della legittimità di questa. Ebbero poco2224 effetto le promesse del novello imperadore, perchè poco stette a scoppiar contra di lui un fulmine, che si andava fabbricando nella Rezia e nel Norico. In quelle provincie Publio Licinio Valeriano era dietro a far gran massa di gente da tutte le parti con disegno di venire in soccorso di Gallo e di Volusiano: quand’ecco giugnergli l’avviso di essere questi stati uccisi, e che regnava il nemico loro Emiliano. O sia che Valeriano sdegnasse di sottomettersi all’usurpator dell’imperio, o che i soldati suoi ne concepissero anch’essi dell’abborimento, andò a terminar la faccenda nell’essere Valeriano acclamato Imperadore2225 dal medesimo esercito suo, benchè Zosimo2226 sembri avere creduto che solamente dopo la morte di Emiliano, egli per consentimento di tutti, fosse alzato al trono. Allora dunque che egli si trovò ben in forze calò in Italia, e prese il cammino alla volta di Roma. Già correva il terzo mese che Emiliano signoreggiava, ma in maniera tale, che se Zonara2227 dice il vero, fino gli stessi soldati suoi il riputavano indegno di regnare. Perciò uscito anch’egli in campagna per andare ad affrontarsi con Valeriano, allorchè fu nelle vicinanze di Spoleti (verisimilmente verso il mese di agosto) fu quivi da’ suoi proprii soldati svenato. La morte sua confermò Valeriano senza spargimento di sangue nel pieno possesso della dignità imperiale. Che Valeriano, riconosciuto da tutti imperadore, desse dipoi in quest’anno il titolo di Augusto a Publio Licinio Gallieno suo figliuol primogenito, e il creasse collega nell’imperio2228, lo scorgeremo dagli atti dell’anno seguente. Credesi che Origene, celebre ma combattuto scrittore della Chiesa di Dio, terminasse2229 anch’egli i suoi giorni nell’anno presente.


Anno di Cristo CCLIV. Indizione II.
STEFANO papa 1.
VALERIANO imperadore 2.
GALLIENO imperadore 2.

Consoli

PUBLIO LICINIO VALERIANO AUGUSTO per la seconda volta e PUBLIO LICINIO GALLIENO AUGUSTO.

Secondo la Cronica di Damaso, o sia secondo Anastasio bibliotecario2230, il romano pontefice san Lucio, richiamato dall’esilio, regnando Valeriano Augusto, coll’esser decapitato per la fede di Gesù Cristo, compiè gloriosamente il corso della sua vita. E che ciò succedesse in quest’anno alli 3 di marzo, fu opinione di monsignor Bianchini2231, laddove il padre Pagi2232 riferì la di lui morte all’anno precedente. Quel che è certo, nella cattedra di san Pietro succedette Stefano; ma è ben difficile il provar concludentemente che in tale e tal giorno succedesse l’elezion di questo e di altri antichi romani pontefici. Del resto il fare martirizzato san Lucio sotto di Valeriano nell’anno presente non si accorda con quanto abbiamo da Eusebio Cesariense2233, cioè avere san Dionisio, vescovo in questo tempo2234 di Alessandria, scritto ad Ermammone, che Valeriano si mostrò sì mansueto e benigno verso de’ cristiani ne’ principii, o sia