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la Padusa. Trovato in Ravenna Pupieno Massimo Augusto, che ivi attendeva ad ingrossarsi di gente, recarono a lui e a tutti i Ravegnani un immenso giubilo colla inaspettata felicissima nuova di essere liberato il romano imperio dai due formidabili tiranni. Allora Pupieno Massimo volò ad Aquileia, ricevuto da quella città con indicibil plauso. Concorsero a lui ambascerie dalle città vicine, tutte per congratularsi, e l’armata stessa di Massimino in abito di pace e con corone di alloro in capo, mostrò di accomodarsi alla presente fortuna, prorompendo in liete acclamazioni, ma internamente covando del veleno, per vedersi assoggettata ad un imperadore eletto dal senato, e non da loro. Fece Pupieno Massimo una bella aringa a costoro con promessa di un grosso regalo; e diviso quell’esercito, mandò ogni legione alla sua provincia, e pochi dì fermatosi in Aquileia con varie schiere, colla guardia de’ Germani, ne’ quali più confidava, si rimise in viaggio, e tornossene a Roma. Fu così sollecito per le poste il viaggio di coloro che portavano le teste dei due Massimini, che da Aquileia in quattro dì giunsero a Roma2071. Perchè era giorno di giuochi, si trovavano allora al teatro Balbino Augusto, il giovine Gordiano Cesare, e il popolo; ed appena comparvero que’ messi, che il popolo gridò: Massimino è ucciso. Verificatosi il fatto, ebbero tutti ad impazzir per la gioia. Tosto si raunò il senato, furono fatte le acclamazioni agl’Imperadori; determinato che Pupieno Massimo e Balbino Augusti fossero consoli nel resto dell’anno, e che in luogo di Massimino fosse sostituito Gordiano Cesare. Riconosce lo stesso padre Pagi2072, voler dire queste parole che Massimino avea prima della ribellione designato2073 sè stesso console per l’anno venturo 239, e che, venuta la nuova di sua morte, il senato designò2074 console per esso anno Gordiano terzo. Adunque egli dovea riconoscere ancora che non era per anche nata la ribellione dei due Gordiani Africani nel principio dell’anno presente, in cui si soleano disegnare i consoli per l’anno prossimo; nè doversi riferire al precedente anno la esaltazione e morte di essi due Gordiani, e la creazione di Pupieno Massimo e di Balbino. Tutte queste scene nel solo presente anno avvennero; e chi inoltre ben rifletterà ai frettolosi passi di Massimino, troverà confermata la medesima verità. Arrivato vicino a Roma Pupieno Massimo, ebbe l’incontro di Balbino, di Gordiano terzo, e del senato e popolo romano, e gran festa fu fatta; ma in faccia ai soldati altro non si leggeva che malinconia; e per altro verso cominciò ad apparire nebbia di dissensione fra gli stessi regnanti. Cioè, quantunque i due Augusti attendessero con somma moderazione e zelo al buon governo sì civile che militare, pure fra loro si scorgeva della gelosia e poco buona armonia. Balbino sprezzava Pupieno Massimo, perchè bassamente nato; e Massimo non istimava l’altro, perchè non era suo pari nel valore dell’armi. Di questa discordia avvedutisi gl’infelloniti soldati, specialmente i pretoriani, conobbero che non era tanto difficile l’atterrar due imperadori da loro mal voluti, perchè alzati senza di loro al trono, e perchè sempre erano in sospetto di essere degradati, come avvenne a’ tempi di Severo Augusto2075. Ora, allorchè si celebrarono i giuochi scenici, o pure, come vuole Erodiano2076, i capitolini, furiosamente vennero i pretoriani al palazzo. Pupieno Massimo, che fu il primo ad accorgersi di questo nuvolo minaccioso, mandò, e dipoi andò anche in persona a Balbino, perchè si facessero venire in aiuto loro i soldati germani. Qui saltò di nuovo in campo