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Anno di Cristo CCXXXVI. Indizione XIV.
FABIANO papa 1.
MASSIMINO imperadore 2.

Consoli

CAIO GIULIO MASSIMINO AUGUSTO ED AFRICANO.

Il nome di Giulio, dato dai compilatori de’ Fasti ad Africano, dipende da una conghiettura del Panvinio2019, senza che se ne vegga pruova alcuna; e però non mi son io attentato e darglielo, siccome cosa dubbiosa. In vece di Massimino, noi troviamo Massimo2020 in varii Fasti: il che potrebbe far dubitare se Massimino prendesse il consolato. Ma essendo stati soliti i novelli Augusti nel primo nuovo anno a prenderlo, ed essendovi altri lumi, ragionevolmente possiam credere che Massimino procedesse console nell’anno presente. Poco più di un mese tenne santo Antero papa il pontificato romano, e diede fine alla sua vita col martirio2021. Succedette a lui nell’apostolica sede Fabiano. Andiamo ora a vedere chi fosse colui che nell’enorme delitto della morte data al buon Alessandro Augusto, si aprì la strada al trono cesareo. Caio Giulio Vero Massimino (che così egli si fece chiamare) era di nazione barbara2022, perchè figlio di Micea o Micca, uomo goto, e di Ababa o Abala, donna alana. Nacque in un villaggio ai confini della Tracia, e però veniva considerato come Trace d’origine. Dicono che fosse terribile d’aspetto; che la sua statura eccedesse otto piedi; che la sua forza fosse prodigiosa; che in un sol pasto mangiasse quaranta ed anche sessanta libbre di carne: il che se sia da credere, lascerò giudicare agli altri. Essendo egli in sua gioventù pastore di professione, lo sceglievano gli altri per loro capo a fine d’opporsi ai ladri. Conosciuto costui da Severo Augusto, allorchè era nella Tracia, per uomo di straordinaria robustezza, fu arrolato nella cavalleria, poscia nelle guardie del corpo, e promosso dipoi a varie cariche militari, spezialmente sotto Caracalla, nelle quali si acquistò molto credito, perchè infaticabile, perchè non mangiava addosso ai soldati; anzi, ricompensandoli, e gran cura prendendo di loro, si facea amare da tutti. Per odio che portava a Macrino, siccome distruttore della casa di Severo, si ritirò al suo paese, e con difficoltà tornò alla milizia sotto l’impuro Elagabalo, creato tribuno, ma senza comparire per tre anni a salutarlo, nè a baciargli la mano. Morto Elagabalo, venne a Roma, accolto con grande allegrezza da Alessandro Augusto, da lui lodato al senato, e creato tribuno della legione quarta, composta di giovani di nuova leva, acciocchè loro insegnasse la milizia. Chi per la sua forza il chiamava Ercole, chi Milone Crotoniate, Achille, ec. In questo concetto era Massimino, quando, senza nè pur essere senatore, usurpò il trono de’ Cesari, in età d’anni settantadue, se si ha da credere alla Cronica Alessandrina2023 e a Zonara2024. Aveva egli un figliuolo giovinetto, per nome Caio Giulio Vero Massimino, come s’ha dalle medaglie2025. Massimino, ancor egli è chiamato da alcuni storici, giovane di rara bellezza, di alta statura, e più pulito del padre rozzo e barbaro, ma creduto più superbo di lui stesso benchè Capitolino2026, che ciò scrive, dica altrove ch’egli era di un natural buono, e che Alessandro Augusto gli avrebbe data in moglie Teoclia sua sorella, se non fosse stato ritenuto dai barbari costumi del di lui padre Massimino. Scrive il suddetto Capitolino che gli fu da esso suo padre conferito il titolo d’Imperadore. Nelle iscrizioni e medaglie che restano di lui,