Pagina:Annali d'Italia, Vol. 1.djvu/435

e, se crediamo a Lampridio, tutti i senatori l’accompagnarono per centocinquanta miglia. Nel fare a gran giornate il suo viaggio, incontratosi con una donna della razza de’ Druidi sacerdoti della Gallia, questa gli disse: Va pure, ma non isperar vittoria; e fidati poco de’ tuoi soldati. Egli non l’ascoltò, o pure non se ne mise pensiero, perchè sprezzava la morte. E Lampridio aggiugne, che avendogli predetto un celebre astrologo ch’egli dovea morire per mano d’un Barbaro, se ne rallegrò, credendo di aver da morire in qualche battaglia, e di far quel fine glorioso ch’era toccato ad altri generali famosi. Arrivato alle rive del Reno2007, quivi si fermò a disporre tutto l’occorrente per portare la guerra addosso a’ Germani; ed intanto fece fabbricar un ponte su quel fiume, acciocchè vi potesse transitar tutta la armata. Vuole Erodiano, scrittore che solamente ci descrive Alessandro per un imperador timoroso e privo di coraggio, ch’egli tentasse prima, se potea, colle buone intavolar pace coi Germani; e loro a questo fine inviò suoi ambasciatori, con esibire gran copia di danaro, assai consapevole della forza che ha l’oro fra quei popoli. Forse che se avesse tenuta questa via non gli sarebbe mancata la pace. Ma Lampridio nulla parla di ciò, e nè meno di varii combattimenti accennati dal suddetto Erodiano, nei quali scrive che bene spesso i Germani comparvero non men forti dei Romani. Certo è che non abbiam vestigio di alcuna bella militare impresa da lui fatta in essa guerra, ancorchè il numeroso e prode esercito suo promettesse di molto in sì fatta spedizione.




Anno di Cristo CCXXXV. Indizione XIII.
ANTERO papa 1.
MASSIMINO imperadore 1.

Consoli

SEVERO E QUINZIANO.

Altro non abbiam di certo di questi consoli che il loro cognome, e il secondo vien anche chiamato Quintiliano. Ho io prodotta un’iscrizione2008, dove ci comparisce Gneo Pinario Severo console, ma senza poter dire se appartenga all’anno presente. Il Panvinio2009 avea citata un’iscrizione posta per la salute di Lucio Ragonio Urinazio Larcio Quinziano console, credendo che ivi si parlasse del secondo console. Un’altra2010, a lui pure spettante, ho dato io, ma con farmi a credere che questo Quinziano molto prima dell’anno presente fosse sostituito nel consolato. In un altro marmo2011, rapportato anche nella mia Raccolta, s’incontra Tito Cesernio Macedone Quinziano console; ma senza che resti alcun lume se appartenga all’anno presente. Una grande scossa ebbe in quest’anno il romano imperio per la morte del buon imperadore Alessandro, tolto di vita dagli empii ed iniqui suoi soldati. Non se ne sa bene il luogo e la maniera. Lampridio2012 ne fu anch’egli allo scuro, mentre scrive che l’Augusto giovane, trovandosi nella gran Bretagna, da noi chiamata Inghilterra, fu ucciso, e che altri scrissero essere ciò avvenuto nella Gallia in un villaggio appellato Sicila, nel distretto di Magonza, come vuole Eusebio2013, oppure in quel di Treveri. Espone bensì Erodiano2014 con varie particolarità questo avvenimento, ma le circostanze da lui narrate non hanno assai del verisimile. Secondo lui,