Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 216 — |
primi due giorni parlò sempre lui, raccontando le sue vicende militari e le imprese galanti sue e del suo capitano, del quale dava ad intendere di aver quasi sedotto la fidanzata: il terzo giorno tacque, infastidito dal pensiero, diceva lui in confidenza a Bardo, di dover andare a trovare Isabella. Ci andò infatti il mercoledì, e tornò molto tardi perchè le Mantovani lo avevano trattenuto a pranzo con loro.
E insisteva, la mattina dopo, esagerando, sulla magrezza del pasto offerto dalla vecchia avara.
— In cambio mi ha raccontato le avventure del suo primo matrimonio. Dice che il primo marito, dal quale non ha avuto figli, la chiudeva in casa, tanto era geloso; la chiudeva cioè nella cucina, e poi inchiodava tutti gli usci delle stanze attigue. Una volta ve la lasciò chiusa per quattro giorni, in modo che l’ultimo giorno, venute a mancare le provviste, ella mangiò solo un po’ di polenta fredda. Si vede che da quella volta ci si è abituata. A furia di fame, poi, è stata lei a far trottare verso l’altro mondo il primo ed il secondo marito, — riprese, ma con un accento stranamente serio; — e la stessa sorte forse toccherà a me.
— Ma non è lei che sposi.