Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 210 — |
— Proprio adesso? Non si può farlo domani? Io sono stanca.
— Siete stanca, lo so; ma la strada ancora non è finita, anzi s’è fatta più lunga perchè l’abbiamo smarrita. Vediamo adesso di ritrovarla, e poi ci riposeremo.
— Baldino, le tue parabole non mi vanno, specialmente a quest’ora. È come che tu parli latino, tesoro mio. Spiegati e spicciati meglio.
Seduto rigido per terra, con le gambe piegate e le mani giunte come un idolo dagli occhi luccicanti ed il viso inspirato, egli allora disse:
— Dunque, noi siamo qui da un anno e la nostra fortuna è già cominciata. Il sonno perduto, il sudore sparso, la buona volontà, tutto si è convertito in ottimo seme.
Fra pochi anni saremo ricchi, grazie a voi che ci sapete guidare e comandare. Saremo ricchi e dannati all’inferno. Sì, sì, adesso parlo e lascio le parabole. Pietro vuol piantare Isabella e sedurre, per poterla poi sposare e sfruttare, la piccola Lia Giannini. Questo è uno.
— Pietro fa per scherzo. Ha sempre la testa piena di fantasie.
— No, mamma, — egli disse con voce ferma; — voi sapete bene che egli non