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tre anni dopo 81

immobili e silenziose. Anzi Anna, Lucia, Caterina e Antonino smontarono da cavallo. Solo Angela restò in sella.

— Scendi — le disse Lucia. — Ti stancherai o ti farai del male.

— Sto bene. Se vi dò disturbo me ne vado.

— Non è per questo.

Ma Angela si allontanò, fermandosi col cavallo dietro un albero, donde si dominava il bosco e la vallata. I cacciatori si erano tutti appostati. Un po’ sotto di lei Angela vide Pietro seduto dietro un cespuglio e col fucile in mano: il giovine le sorrise e la salutò.

Passò quasi mezz’ora. Le ragazze cominciarono ad annoiarsi: la sera cadeva; i cacciatori stavano sempre fermi e silenziosi e i cani andavano e venivano senza trovar mai nulla. Ferma anch’essa, Angela spiava ogni tanto il limite del sentiero; le pareva di prender parte attiva alla caccia e sentiva un crudele piacere di attesa e di ansia.

Ad un tratto ricomparve Maometto; un brivido ondeggiava per tutto il suo dorso elegante, la coda fremeva e i suoi occhi intelligenti bril-