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i primi giorni | 29 |
Annicca sorrise di compiacenza, tuttavia osservò modestamente:
— Non occorre, per ora.
— Mamma non vuole che diamo confidenza alle serve, — le susurrò Caterina quando furono nella stanza da pranzo, — son gente maleducata e dicono sempre delle brutte parole.
Angela rammendava delle calze seduta davanti al braciere, e la signora Maria cambiava le vesti a Nennele, facendolo ridere e saltare. Lucia, dopo aver rimesso in ordine le camere, cuciva a macchina. Si sentiva distintamente il tic-tac della macchina perchè i soffitti erano di legno e il gabinetto stava sopra la stanza da pranzo. Si vedeva bene: l’arrivo di Anna non turbava menomamente le abitudini della casa.
Settimana per settimana Lucia ed Angela si addossavano l’incarico di pulire i bimbi, di rassettare le camere e di apparecchiare la tavola. Quando poi non facevano ciò, restavano giù, ricamando, facendo calzette o rattoppando, pronte a levarsi per vendere i pro-