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24 | i primi giorni |
e Maria, un gabinetto con la macchina da cucire e i giocattoli di Caterina e Antonino.
Un’altra camera pulita, con qualche mobile di lusso, allo stesso piano, veniva riservata agli ospiti (sos intranzos), cioè agli amici dei villaggi vicini che in Sardegna vanno spesso ad albergare, gratis e amore, nelle case amiche.
Questa camera serviva qualche volta anche da stanza di ricevimento; perchè veramente i Velèna ricevevano le numerose persone che frequentavano la casa nella stanza da pranzo o nell’ufficio, un’altra stanza semplicissima, a pian terreno, dove Paolo Velèna faceva i propri affari. Erano per lo più persone del popolo, legate ai Velèna per ragioni di servizio; fattori, pastori, lavoranti, donne in costume e persone che venivano per affari o per far compre.
Dietro la casa s’ergevano le cantine e le dispense, munite di grosse inferriate e di porte solide che davano sul fresco cortile.
Sul cortile dava anche l’ampia cucina, e dietro il cortile v’era l’orto con la stalla.
— Tu credi che noi stiamo qui? — disse Caterina arrivata in fondo all’orto. — Guarda