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le anime oneste 291


— Chi l’aspetta? — domandò Paolo chinandosi per accomodar la staffa di Angela.

Ma poi ricordò quanto ella gli aveva scritto poco tempo prima; di un giovane impiegato sardo che frequentando la casa d’Angela s’era invaghito di Anna e l’aveva chiesta in isposa. Anna l’aveva rifiutato, ma egli, come tutti i giovani seriamente innamorati, non s’era dato per vinto.

— È brutto?

— No, anzi! È un bel giovane, è di Cagliari, di buona famiglia, elegante e bravo. Ma Anna non ritornerà.... non ritornerà.... — disse Angela con cadenza, dondolando la testa.

— Ti dispiace?

— Secondo....

— Sebastiano parrebbe un po’ strano, — esclamò Paolo dopo qualche silenzio, — ma non è. Tua madre, lo sapevi, voleva ammogliarlo con Maria. È ricca, ma.... poco importa del resto. Sebastiano diventerà ricco anche senza prender una moglie denarosa....

— Cosa state dicendo? — domandò Anna, fermando la cavalla, e riunendosi allo zio e