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le anime oneste | 283 |
per farne da meno, — ma Cesario Velèna doveva ben lavorare per vivere nel lusso a cui s’era abituato. Vivere alle spalle della famiglia, senza guadagnare nulla, mentre suo padre lavorava giorno e notte, dopo tutti i sacrifizii fatti onde procurargli una posizione brillante e indipendente, era una cosa stupida e volgare. Non ostante la sua indolenza e il suo sfibramento, Cesario non ci pensava neppure.... E, mediante influenze e raccomandazioni, dopo le ultime elezioni per cui Gonario Rosa e Paolo Velèna procurarono più di un migliaio di voti a un deputato, Cesario fu nominato professore di latino nel ginnasio di Orolà. Perchè professore di latino? Anna non sapeva spiegarselo.
Rivide Cesario verso sera. Si rividero senza entusiasmo, con la freddezza che sempre aveva regnato nei loro rapporti.
Le sembrò che il cugino la guardasse anzi con una vaga aria di derisione, di diffidenza, notando senza dubbio la sua trasformazione. Forse sperava di restituirle un antico debito, ma Anna si guardò bene dal decantare la