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282 | le anime oneste |
vanni si mise a strillare, piangendo a grosse lagrime.
— Lo vedi! — esclamò Caterina. — È cattivo, cattivo e cattivo!...
— Perchè è cattiva anche sua madre!
Caterina chinò la testa e non rispose; ma a un tratto Anna s’accorse che piangeva assieme al piccino.
— Se tu restassi con me, — mormorò Caterina, — io diventerei buona.... forse....
— Resterò, sicuro che resterò....
Parlarono a lungo di Cesario e di Sebastiano.
Quest’ultimo viveva sempre a San Giacomo. Veniva spesso in città per sbrigare gli affari della famiglia, giacchè Paolo Velèna era sempre occupato nei suoi commerci, e Gonario Rosa se ne lavava le mani volontieri.
Del resto Anna sapeva tutte queste cose. Sapeva che Sebastiano non solo s’era rappacificato con la famiglia e con Gonario, ma aveva persino tenuto al battesimo il piccolo Giovanni. Come la maggior parte degli avvocati, Gonario e Cesario non avevano nè affari nè clienti. Gonario era abbastanza ricco