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266 la lontananza

fino allora, che col matrimonio di Caterina sarebbe cessato un po’ del martirio che la opprimeva. Almeno non avrebbe più veduto Gonario a tutte le ore, non sarebbe fuggita più come colta da vertigine, allorchè sorprendeva i fidanzati a guardarsi con l’anima negli occhi; quando egli prodigava a Caterina tutte quelle moine delicate, quelle attenzioni e quelle cure che sono le dimostrazioni più sottili ed evidenti di un grande amore. Aveva anche sperato che dopo le nozze Sebastiano sarebbe ritornato. Ella vedeva e sentiva quanto vuoto egli aveva lasciato in casa sua.

Molte cose s’erano spostate, molti disordini accadevano. La presenza brillante di Gonario non bastava a riempire il vuoto lasciato da Sebastiano.

E Anna intuiva anche la tristezza nascosta di Maria Fara per la lontananza del figlio e per i disordini che quest’assenza causava. Ora, restando Gonario in casa, Sebastiano non sarebbe ritornato mai più. A parte tutto il resto che scandalo non era questo? Ella si considerava la causa di tutto, e si sentiva mortal-