Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la lontananza | 263 |
giorno. Si fissarono le nozze per i primi di settembre; il tempo necessario per la confezione del corredo di Caterina, e per tante altre piccole cose.
— Si sposano in settembre, ai primi di settembre, — disse una sera Lucia ad Anna.
Stavano nell’orto, appoggiate al muro, nel tiepido pomeriggio di marzo, guardando Nennele che giocava con altri bimbi nella china, ove l’erba rinasceva. Dacchè Caterina non aveva altre cure, altri sorrisi e altri pensieri che per Gonario, Anna, sentendosi sola e triste, s’era avvicinata a Lucia, con la quale non aveva avuto mai molta confidenza. E Lucia, che forse l’aspettava, l’aveva accolta affettuosamente. In pochi giorni si compresero, come non s’erano capite in lunghi anni, e Caterina, che voleva tutto per sè, s’ingelosì della loro amicizia. Non si lamentò perchè capì che la colpa era tutta sua se Anna le si allontanava.
— Che pasticcio, che pasticcio! — continuò Lucia, a voce bassa, ficcando i gomiti fra le pietre del muro e stringendosi la testa fra le mani.