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capo d’anno | 231 |
Possibile che tanta prosa dovesse frammischiarsi all’amore? No, non era conveniente che s’invitassero a pranzo o a cena dei fidanzati!
Poi vennero le trote; ma erano magre, insipide; e suscitarono un mormorio di disapprovazione.
Le serve, sorridenti, col viso lucido e le camicie bianchissime, servivano con gran precisione. Ogni volta che toglievano i piatti di Caterina le rivolgevano delle paroline sotto voce, ed ella sorrideva senza capirle.
— Starà tanto bene Pulcherio, stanotte! — esclamò Nennele, e tirò il grembiale alla serva raccomandandole di dare al gatto tutte le spine delle trote.
— Anna, — disse Maria a voce bassa, — fallo un po’ stare in ordine....
E le accennò Nennele. Possibile? Era tanto maleducato quel ragazzo. Maria ne restava molto mortificata.
Dopo le trote furon serviti dei magnifici pollastri, poi venne in tavola il clou della cena, il porchetto che fumava, in un apoteosi di aro-