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capo d’anno 217

sa perchè. Ma non è giusto, vivvadio, che tu sacrifichi l’avvenire di tua sorella per un’antipatia personale.

— Io non posso parlare! — gridò al fine Sebastiano. — Se voi sapeste ciò che so io, non parlereste così. No, non si deve badar sempre al denaro, maledetto denaro! non si bada sempre all’apparenza, non si bada al partito. Nell’ergastolo ci sono degli avvocati più ricchi di Gonario Rosa!

Su questo tono, con variazioni più o meno violente, con fracasso di bicchieri sbattuti qua e là, la scena durò quasi un’ora. Maria Fara aiutava il marito. Cesario, con quel suo viso che pareva beffardo o indifferente, qualificava di stupido il fratello. Antonino e Nennele, a poco a poco, se n’andarono via; le tre fanciulle non osavano parlare.

Anna aveva paura: vedeva Sebastiano tanto agitato e sconvolto che si domandava: — ho forse fatto male? — Temeva accadesse qualche grosso guaio, e già, pensava come avrebbe potuto scongiurarlo. Non soffriva più per sè; il nome di Gonario non la faceva più tremare;