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214 | capo d’anno |
luogo a un pallore mortale; la sorpresa e la rabbia gli strozzarono sulle prime la parola.
— Per me, — disse Cesario sorridendo e nettando gli occhialini con indifferenza, — io ne sono contentone. È un partito magnifico. Lo sapevo da molto....
Sebastiano lo guardò ferocemente ed ebbe voglia di gettargli qualche oggetto sul viso. Poi guardò Anna; ma anch’essa sorrideva. Nessuno protestava dunque; tutti accoglievano la notizia sorridendo per la contentezza; persino gli occhietti di Nennele scintillavano e le sue gote rotonde sorridevano.
— Cosa ne capisce quel marmocchio? — pensò Sebastiano. Ed ebbe desiderio di picchiarlo, come del resto desiderava di battere tutti, e specialmente Caterina che lo guardava con insistenza. Non potendo altro battè sulla tavola un pugno sonoro.
— Ed io, — disse semplicemente, — io non voglio.
— Perchè? — domandò Paolo con calma, ripiegando con cura il suo tovagliuolo.
— Perchè è un mascalzone!... — gridò Se-