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190 | il sacrifizio |
Certo il cielo non cambierebbe, quella luna pallida vedrebbe dall’alto altre cose ed altre cose ancora, — ma i viventi d’ora riposerebbero in una pace eterna, arcana e solenne come quel cielo così silenzioso, vuoto e profondo.... Perchè gli uomini non andavano d’accordo, perchè si creavano tante sofferenze, pur sapendo che ogni cosa finiva? Perchè Sebastiano non voleva che Gonario sposasse Caterina? Già, per lei! Perchè lei soffriva, perchè lei amava Gorario, perchè si sentiva morir d’angoscia? Ma che cosa era lei davanti all’eternità di quel cielo, all’eternità delle cose? Essa pure doveva finire, e non doveva opporsi all’adempimento dell’altrui felicità.
Tutte queste sottili riflessioni non le impedivano intanto di piangere sommessamente sulla sua sventura; un pianto senza lagrime, senza gemiti e senza singulti. Il senso della realtà la avvolgeva, nonostante la gelida e confortante idea della fine, — ma non le strappava alcun grido di disperazione. La sua via ora Anna la vedeva ben tracciata, nitida, dritta e sicura. Procurò di rientrare senza esser ve-