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comincia il dramma 175


— Sei uno stupido, — ripeteva Nennele, — carino mio, ecco questa è mia. Uno, due e tre.... ho vinto!

— Gioca bene, altrimenti...

— Gioca bene, altrimenti....

— Ma non vuoi finirla? Nennele!...

— Ma non vuoi finirla?... Nennele! — strillava sempre più forte il piccino.

Sull’alto della scalinata Anna rideva, dimenticando ogni altra cura, interessandosi al gioco e beffandosi dei cugini.

— Va per i fatti tuoi, — le disse Caterina, e Nennele ripetè:

— Va per i fatti tuoi!

— Credi tu che Sebastiano dorma? — chiese Anna. — È proprio lassù?...

Ma Caterina non rispose. Non disse più nulla, per non dar più sfogo alla bizza di Nennele. Il quale però, all’improvviso, afferrò le pedine, salì gli scalini e dall’alto gliele gettò sulla testa.

Ella lo rincorse, ma egli si afferrò alle vesti di Anna che a mala pena riuscì a rappacificarli.