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172 | comincia il dramma |
pareva tranquillo, eppure giammai aveva provato un’agitazione così nervosa, sorda, straziante. Il sangue gli aflluiva alle tempia, tutto il suo sangue giovanile e sano, martellandovi un’angoscia mortale.
Quando Anna terminò l’altra lettera, usci in cerca di lui.
È nella sua camera, — disse Caterina che stava con Nennele sul pianerottolo della scala. — Perchè lo vuoi?
— Perchè vada alla posta. Cosa state facendo qui?
— Una cosa, — disse Nennele con aria di mistero. Nennele allora contava poco più di sette anni; era un frugolino piccolino piccolino che in casa conservava tuttora il grembiale; ma astuto già e avventuroso. Era il re Tele ’e gardu, ora, e faceva metodicamente dieci o dodici capitomboli al giorno scavalcando il muro.
Era molto democratico del resto; giocava con tutti i bimbi del vicinato e si insudiciava tre o quattro volte al giorno, le sue scarpette erano sempre rotte e Antonino, che ora por-