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comincia il dramma 171

posta, ma siccome egli proseguì: — ne parlerò al babbo.... stasera stessa, se vuoi, — ella scosse la testa e balzò in piedi.

— Non voglio nulla, — disse quasi indispettita. — Perchè pigli le cose tanto alla tragica? Vedi, mi pento di aver parlato. Lasciami tranquilla.

— Eppure io ti dico che andrai da Angela.

— Se vorrò andarci, Sebastiano!... Non mi costringerai, certo, e tanto meno parlerai di me a tuo padre....

— Non dirò nulla a nessuno, se tu non vuoi, ti ho dato la mia parola d’onore, e la manterrò.... benchè non sia un signore... — rispose egli con sarcasmo, allontanandosi.

Anna si mise a scrivere; la mano le tremava e il volto infiammato, gli occhi inquieti, brillanti, i denti in sussulto, tradivano il suo turbamento. Eppure, mentre Sebastiano stava per uscire, gli disse tranquillamente, come se nulla fosse avvenuto:

— Andrai tu alla posta? Altrimenti chiamami Giovannangela.

— Andrò io, rispose Sebastiano. Anch’egli