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comincia il dramma 169

limpidissimi occhi bruni verso il cugino e lo guardò supplichevolmente. Egli comprese.

— Sta tranquilla, — disse; — ti giuro sul mio onore che nessuno saprà mai nulla da me....

— E non lo sa nessuno, ancora?

— Nessuno, credo io.

— Ma allora perchè hai detto ch’era una cosa saputa da tutti?

Sebastiano si turbò un poco. Ancora una volta fu tentato di dirle che era geloso, che soltanto la gelosia l’aveva spinto a parlare, ma non potè. Davanti alla docilità quasi ingenua di Anna, si sentiva vinto, piegato, e aveva pietà di quella stessa dolcezza che permetteva alla ragazza di fargli una confessione tanto dolorosa e umiliante.

— Chi dunque te l’aveva detto? — ripetè Anna con ostinazione.

— Nessuno me l’aveva detto. Ma io l’avevo compreso da molto tempo. Persino le maniere di lui lasciavano capire qualche cosa....

— Cosa lasciavano capire?...

— Ah, Annicca, — fece Sebastiano. — tu arrossisci? Vedi, vedi, come ti sei fatta rossa!