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166 | comincia il dramma |
si sentiva sola e più che mai bisognosa di un appoggio, di un’amicizia confortante e buona. Perchè Sebastiano non poteva essere il suo amico, il fratello suo?
Anna si figurava, non avendo avuto mai fratelli, che un fratello potesse esser l’amico a cui confidare i segreti del cuore.
Quando Sebastiano si riavvicinò, Anna, a sua volta, ebbe il desiderio di nascondergli il viso sul suo petto, e supplicare: io mi smarrisco.... ajutami a dimenticare.... allontanami di qui! —
— Dimmi tutto, Anna, sii sincera, io non ti farò alcun male.... forse anzi potrò ajutarti. Ma sii franca. Dunque?...
— Dunque, non c’è nulla, non c’è stato mai nulla, te lo giuro....
— Ssss.... non c’è bisogno di giurare. Ti credo lo stesso: però non dirmi che non c’è stato nulla. E allora?...
— Non lo so, non so nulla neppur io, non so come è stato.... Sebastiano....
Sebastiano ebbe una specie di spavento; una voce misteriosa tornò a ripetergli — Mi-