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164 | comincia il dramma |
viso rasente al tavolino, sforzandosi alla calma, mentre sentiva la morte nel cuore.
Sebastiano si stizzì, passò dall’altro lato dello scrittojo, e la guardò in viso.
— Ti prego, non farmi l’indiana. Oramai è una cosa che tutti sanno....
— Cosa? Come? Chi te lo dice? Chi lo sa, chi, chi?... — gridò Anna.
Era il grido dell’anima sua umiliata. Il chi morì in un singhiozzo, e la penna cadde, schizzando di nero il foglio. Sebastiano comprese in quel grido tutta l’alterezza della passione di Anna, comprese che non era corrisposta, e ne sentì una gioia cattiva, di cui subito si pentì.
— Lo vedi? Non neghi neppur tu....
— Ma chi, chi lo dice?
Ora Anna alzava fieramente la testa e col suo sguardo severo costringeva il cugino a chinar gli occhi.
— Non lo dice nessuno; l’ho indovinato, io. Credevo, Anna, e scusami se non è così, credevo che faceste l’amore in segreto. Senti, non adirarti, è per il tuo bene che parlo. E