Pagina:Anime oneste.djvu/158

144 le passioni

e benestante; quindi il pretendente ideale poteva presentarsi da un giorno all’altro. Intanto era così dolce sognare in quel suo tiepido nido domestico, dove poteva vivere senza pensieri, dove tutti l’amavano e la rispettavano di più appunto perchè perdeva senza amore i suoi più begli anni in attesa d’un partitone che avrebbe tanto onorato la famiglia Velèna!

Questo, sì, poteva ben dirlo ad alta voce Maria Fara; le sue figlie non erano capricciose e i romanzi così frequenti nelle ricche famiglie, ove le fanciulle s’innamorano di giovani poveri, non succedevano in casa sua. Ella sperava di collocarle in alto, tutte le sue figliuole; anche per i figli nutriva progetti grandiosi; per Sebastiano pensava sovente ad una bellissima e ricca fanciulla in costume. Si chiamava Maria Marrai, figlia unica, adocchiata da molti giovanotti per i latifondi ed il bestiame opulento che possedeva suo padre. Maria ne parlò a Sebastiano, ma egli non volle sentirne.

— No, — disse, — non ci penso ancora.

E cadde, per qualche giorno, in una profonda tristezza. Giusto allora egli aveva intenzione