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122 le nozze

Erano due grossi braccialetti, due fermagli, orecchini ed anello in brillanti poi altri anelli, orologio, catena d’oro, ornamenti per i capelli e gioielli d’argento.

Gli occhi di Caterina luccicarono più dei brillanti; e al solito ella cominciò a toccare, e disordinare tutto, con alte esclamazioni di meraviglia, finchè la voce di Sebastiano, come sempre, non la fece rientrare in sè.

— Possibile? Io non capisco come sia mal educata questa ragazza! — disse Sebastiano alla madre, in modo che tutti lo udirono. Caterina diventò bianca, ritirò le mani e più tardi si lamentò acerbamente con Anna.

“Nessuno, nessuno la poteva vedere, e lei era tanto infelice!„ — Eppure, — disse Anna, — tuo fratello ti accarezza continuamente; se ti dà qualche lezione, delle volte, è perchè ti vuol troppo bene.

— Ed io ti dico che vuol più bene a te, più bene a Maometto, più bene al cavallo....

Invano Anna cercò di persuaderla.

— Certe cose puoi dirle alle galline, non a me, — concluse Caterina, addormentandosi