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120 le nozze

tutta rimessa a nuovo. Angela, Lucia ed Anna, però, per poco non morirono dalla stanchezza.



Lo stesso giorno in cui fu annunziato in chiesa il matrimonio di Angela, arrivò il fidanzato. Era agli ultimi di quaresima, e le nozze erano stabilite per il giorno di Pasqua, o meglio per la sera di Pasqua. Il Vescovo di Orolà, lontano parente di Pietro Demeda, si sarebbe degnato egli stesso di benedire gli sposi.

Paolo Velèna, Anna, Lucia ed Antonino andarono ad incontrare Pietro alla più vicina stazione. Angela si mise alla finestra ad aspettare, vestita di gala, e Caterina cominciò a vociare per sollecitare le serve a preparare il caffè e poi la cena.

Quando Angela, pallidissima, vide Pietro nella via lo salutò dalla finestra, poi corse ad incontrarlo. Anch’egli era pallido: e si abbracciarono senza dir parola.

Anche Caterina, per l’allegria, volle abbracciare e baciare il fidanzato di Angela. Egli