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le nozze | 119 |
si disse che Paolo Velèna manteneva a stecchetto la famiglia per fornire sfarzosamente Angela e si parlò delle grosse polacche e del vecchio paltò di albagio di Sebastiano. — Qualcuno aggiunse che i Velèna avevano prese a prestito cinque mila lire, cresciute subito a otto, a dieci mila, — poi infine che Paolo Velèna avrebbe fallito!
Tutte queste cose, riferite in casa Velèna dalle serve e dalle altre donne di servizio, facevano soffrire Angela, che avrebbe voluto stampare sui muri come con mille lire s’era provveduta di ogni cosa. Un giorno Sebastiano la trovò che piangeva.
— Cosa diavolo hai? — le chiese.
Ella raccontò le dicerie, e Sebastiano salì su tutte le furie.
— Ma cosa te ne importa? Non vedi che parlano per invidia? Io vorrei sapere chi ti riferisce queste cose. Bada bene, se io me ne accorgo pesto il muso alle pettegole....
Angela non ne parlò più. E quando Pietro scrisse di aver ottenuto il permesso, la casa fu messa sotto sopra; fu tutta imbiancata,