Pagina:Anime oneste.djvu/128

114 le nozze

falpalà color di rosa che pareva una guarnizione di fiori vellutati, poteva benissimo essere indossato da una fata.

Di meraviglia in meraviglia. Il terzo vestito di seta cangiante, grigio-roseo, a sbuffi di granedine d’una tinta indefinibile, con la cintura svizzera ricamata a rose e a fogliami di argento, — fece dimenticare gli altri due. E poi la mantellina di velluto, l’abito di lana biancastra, per viaggio, i cappelli, l’adorabile cappottina da sposa, di fiori d’arancio, le velette, gli spilloni, e tutto e tutto, Dio mio che bellezza! Fu una giornata indimenticabile.

Uno per uno Angela misurò i vestiti, che le stavano come dipinti; e appariva ognor più bella e Caterina le saltava attorno, gridando, facendo la ruota, trascinando nel suo entusiasmo i fratellini.

— Ma cosa ti importa? le disse Sebastiano. — Son forse tuoi i vestiti? Sta un po’ seria, fammi il piacere. Non vedi Anna come sta seria?

— Sì, perchè è invidiosa lei!...

— Invidiosa? E perchè? — domandò Anna.

— Lasciala dire, — esclamò Sebastiano.