Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
112 | le nozze |
st’anno ho avuto dei disastri, e che giusto quest’anno una tua sorella deve uscire decentemente di casa.„
In realtà Angela, dopo le prime mille lire, non gli aveva più chiesto un centesimo.
E già quasi tutto il corredo era pronto, già le stoffe dei vestiti erano commissionate ad una Casa di buoni tessuti italiani. Li avrebbe confezionati a Sassari una brava sarta di moda.
I vestiti arrivarono qualche settimana prima di Pasqua, giusto il giorno in cui Angela guarniva l’ultima cuffietta.
— Apro io? — domandò Anna posando le mani sulla cassa sottile di legno bianco.
Ma Angela la respinse dolcemente e aprì la cassa con un fremito nelle dita. A poco a poco, e senza che ella se ne accorgesse, tutti quei di casa si trovarono intorno, zitti e curiosi.
Angela sollevò il coperchio quasi religiosamente, poi mandò in aria una nuvola di carta bianca, trasparente e profumata. Venne fuori l’abito da sposa; era intero, forma principessa, di raso color paglia, tutto merletti di