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110 le nozze

la prima fiammata nel camino di cucina. Non ostante sentì come una zaffata di aria gelida percuotergli il viso.

— Cos’è questa musoneria? — chiese a sua moglie. — È successo qualche cosa? Cosa c’è? Dimmi dunque!...

— Non c’è nulla. È Angela che è sempre triste, tranne i giorni in cui riceve lettere di Pietro.

— Sì, capisco. Ma gli altri? Cosa ha Sebastiano? E Anna cosa ha? Non pare più lei. Le avete fatto qualche torto? Forse?

Paolo guardò attorno, irrequieto. Sembrava cercasse qualche cosa che non ricordava bene, che non poteva ritrovare. Ma Maria lo rassicurò. Sì, Anna diventava sempre più seria; non giocava più, non si esaltava, ma nulla era accaduto e nessuno le aveva dato il più piccolo dispiacere. Cessava di essere bambina, ecco tutto!

Parlarono poi di Cesario e la fronte di Paolo si oscurò più che mai.

Era stato di passaggio a Roma, ma non era riuscito a sapere che vita menasse Cesario.